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Banche ue e basilea 3: le nuove norme riducono il credito alle pmi

PMI a rischio con le nuove norme indette da Basilea 3

 

Le nuove regole del sistema bancario europeo e i relativi costi di adeguamento delle normative “metterebbero a rischio” la sopravvivenza di molte PMI: è questo l’allarme lanciato da Il Sole 24 Ore in un articolo dello scorso 10 aprile sul tema delle regole di Basilea 3.

 

Il Financial Stability Board, organismo internazionale che possiede il compito di monitorare il sistema finanziario globale, in previsione della prossima riunione a giugno dei ministri delle finanze del G20 e dei governatori delle banche centrali, ha predisposto una prima bozza sul tema contenente gli effetti sul finanziamento delle piccole e medie imprese (a ottobre verrà presentato il report finale) ed è impossibile non notare fin da subito la grande preoccupazione che vivono ora le banche europee.

 

I prestiti concessi alle PMI hanno da sempre presentato regole stringenti poiché giudicate dalle banche come soggetti con maggiore rischiosità, motivo per cui alle PMI vengono richiesti accantonamenti più ampi. Ora le riforme di Basilea 3 non migliorano affatto lo scenario, ma anzi lo rendono ancora più insidioso poiché stabiliscono una crescita del costo di capitale che si traduce in un incremento dei tassi sui prestiti.  Questo, unito a principi contabili più rigorosi dell’IFRS9 (le banche devono effettuare accantonamenti non solo per i crediti deteriorati, ma anche per quelli che potrebbero deteriorarsi, stimando e mettendo in bilancio anche le perdite attese) va a impattarsi sulle fonti finanziarie principali delle piccole e medie imprese: i prestiti non garantiti e i prestiti a medio lungo termine.

 

Tutto ciò nonostante sia stato dimostrato, come sottolineato dalla Federazione Bancaria Europea, che “il valore aggiunto delle Pmi europee ha rappresentato il 47% dell’aumento totale (2008/2017, settore non finanziario) e il 52% dell’occupazione”.

 

Nonostante quanto sopra riportato, la nostra società desidera tuttavia sottolineare che è senza dubbio importante riflettere sullo stato attuale dello scenario bancario, ma che è il momento giusto per riflettere su tutti le altre tipologie di investimento atte a soddisfare i bisogni delle vostre imprese italiane.

 

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