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È la settimana del rientro al lavoro: ripresa e preoccupazioni

Con questa settimana la ripresa lavorativa è avvenuta quasi ovunque e per tutte le attività, ma con quale realtà e aspettativa?

Molte preoccupazioni sono incentrate sul rincaro delle bollette che stanno penalizzando alcuni settori, in maniera particolare quelli fortemente energivori come il siderurgico, la ceramica, le cartiere tanto per citarne qualcuno.

In diversi casi si annunciano richieste di cassa integrazione perché a certi costi non vale la pena produrre e la quasi certezza che i prezzi non si abbasseranno induce molte imprese ad essere fortemente preoccupate per il futuro.

Parallelamente osserviamo alcuni settori come la moda o il farmaceutico, in forte crescita e con rosee prospettive per il 2022 come anche per l’anno prossimo, favorite da voglia di spesa o da necessità.

In tutti i casi però emerge la determinazione dell’imprenditore ad affrontare la situazione con la lungimiranza e la caparbietà che sempre contraddistingue il suo operato; ora quello che sembra doveroso attendersi è un atteggiamento e una presa di coscienza da parte del mondo politico della necessità e dell’urgenza di venire incontro a ragionevoli richieste di buon senso pratico.

Con una diffusa cassa integrazione (che è importante ricordarlo eroga al dipendente l’80% dello stipendio) si metterebbero ancor più in difficoltà molte famiglie che dovranno anche sopportare gli aumenti delle bollette e che vedrebbero quindi limitarsi di molto la propria capacità di spesa; molte imprese limiterebbero i propri investimenti causando ripercussioni su tutte le filiere e frenando sulla volontà di assunzioni.

Ricette? Impossibili con queste condizioni ma almeno intravedere che la politica prenda atto di tutto ciò e metta in primo piano interventi per scongiurare la gravità della situazione e dimostri una sensibilità per un dato di fatto: senza imprese, produttive, commerciali o di qualsiasi natura non si produce ricchezza e reddito, senza imprese non ci sono posti di lavoro per cui, sarà anche retorica, ma questa è la realtà.

Quindi non potendo scegliere gli uomini perché con questa legge elettorale ci verranno imposti, staremo a vedere con quali figure e quali professionalità il nuovo governo gestirà il futuro dell’Italia, ma sarà altrettanto importante che gli imprenditori facciano sentire la propria voce ove e quando ne verrà data la possibilità con l’ottimismo e la fiducia che li contraddistinguono.

Alessandro Biffi
Presidente Onorario DRAZEFIN

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