Dal Decreto Sostegni bis nuove misure per PMI e Mid Corporate

Il Decreto Sostegni bis racchiude tra i tanti provvedimenti di agevolazione anche una disposizione che introduce un intervento del Fono di garanzia (Medio-credito Centrale) con riferimenti ai portafiogli di nuovi investimenti a medio lungo termine concessi a PMI e mid corporate per la “realizzazione die progetti di ricerca, sviluppo e innovazione o di programma di investimenti”.

I soggetti beneficiari sono le PMI e mid cap senza limiti di fatturato: la platea risulta, pertanto, potenzialmente molto vasta e in grado di includere la maggioranza delle imprese italiane.

Tipologie di finanziamento

Anche i finanziamenti che beneficeranno della garanza sono definiti in modo molto ampio: come struttura hanno durata non inferiore a sei anni e non superiore ai quindici, e sonio finalizzati per almeno il 60% a progetti di ricerca e sviluppo, innovazione e/o programma di investimenti. Tali definizioni consentono di includere la maggior parte dei fabbisogni, essendo di fatto possibile che il restante 40% sia destinato al fabbisogno di liquidità di breve periodo o impieghi di capitale circolante. Non ci sono limiti di finanziamento per singolo importo, poiché la misura è riferita a portafogli sulla cui costruzione la banca può lavorare in autonomia. Si tratta dunque di garanzie non concesse sulle singole operazioni di mutuo, ma su portafogli raggruppati dall’istituto concedente fino a un importo massimo di 500 mln €: per questa ragione la valutazione economico-finanziaria da parte del fondo non viene effettuata. L’intervento del Medio Credito Centrale serve a coprire la tranche junior del finanziamento, che è quella che sconta il primo rischio di default.

Le tempistiche

La durata della misura è piuttosto estesa: la chiusura del periodo di costruzione del portafoglio di finanziamenti deve avvenire entro il termine indicato dai soggetti richiedenti in sede di richiesta della garanzia, e non potrà superare i 24 mesi dalla data di concessione del Fondo.

Viene destinata al Fondo Centrale di Garanzia una dotazione addizionale di 1 miliardo; pertanto, l’effetto atteso di questa misura sull’economia è decisamente importante.