Un fondo di garanzia da 254 miliardi e la stima dei progetti attivabili in due anni

Werner Hoyer, Presidente della Bei, ha presentato in settimana ai ministri finanziari l’idea di creare un fondo di garanzia da 25 miliardi, in grado di avviare nuovi investimenti per 200 miliardi (oltre ai 40 miliardi già previsti). Le garanzie servirebbero quindi alla Bei per mantenere il rating AAA, che permette il finanziamento di progetti per PMI ed enti locali con tassi bassi e lunga scadenza.

L’importo dei 25 miliardi del fondo di garanzia potrebbe provenire o direttamente dal Mes, oppure da una controgaranzia degli stati proporzionale alla quota nel capitale della Bei. In questa seconda ipotesi – quella che al momento sembra più percorribile – si tratterebbe di una piccola forma di mutualizzazione del debito, perché le perdite eventuali sui prestiti erogati ricadrebbero sul fondo di garanzia e quindi in proporzione sugli Stati, indipendentemente da dove si realizzano.

L’Italia è storicamente è uno dei beneficiari principali della Bei, e questo ruolo potrebbe essere rafforzato proprio in questo momento storico dovuto all’emergenza economico-sanitaria che rischia di piegare il nostro Paese.

Gli organismi dell’istituto europeo sono già al lavoro per la realizzazione del piano, ma la decisione finale sarà politica.