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Piano transizione 4.0: nel DDL di bilancio la proroga depotenziata dei principali crediti d’imposta

Il testo del Disegno di Legge di Bilancio 2022 approvato dal C.d.M. il 28.10.2021 contiene la proroga, al periodo 2023 e successivi, dei principali crediti d’imposta del Piano Transizione 4.0:

  • il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi 4.0, sia materiali, sia immateriali
  • il credito d’imposta per investimenti in attività di R&S, Innovazione Tecnologica, Design e ideazione estetica

Restano escluse, ad oggi, dalla proroga al 2023 e successivi, le seguenti agevolazioni:

  • il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi ordinari, sia materiali, sia immateriali, che cesserebbe, ai sensi dell’articolo 1, comma 1055, L. 178/2020, con gli investimenti effettuati entro il 31.12.2022 ovvero entro il 30.06.2023 su valida prenotazione al 31.12.2022;
  • il credito d’imposta formazione 4.0, che cesserebbe con le attività formative effettuate entro il periodo d’imposta in corso al 31.12.2022, ai sensi del comma 210 dell’articolo 1, L. 160/2019 come modificato dal comma 1064, lettera i), dell’articolo 1, L. 178/2020.

La proroga dei crediti investimenti in beni strumentali 4.0 e R&S&I&D è il risultato di un compromesso tra l’esigenza di garantire alle imprese la stabilità delle misure per un ampio orizzonte temporale e le risorse finanziarie ad esse dedicate, con conseguente dimezzamento delle aliquote dei crediti d’imposta.

Analizzando nel dettaglio il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0, inclusi nell’allegato A annesso alla L. 232/2016, lo scenario agevolativo che si prospetta alle imprese è il seguente:

  • investimenti effettuati dal 16.11.2020 al 31.12.2021 ovvero entro il 30.06.2022 su prenotazione al 31.12.2021, credito d’imposta del 50% entro 2,5 milioni di euro, del 30% oltre 2,5 ed entro 10 milioni di euro, del 10% oltre 10 ed entro 20 milioni di euro
  • investimenti effettuati dal 01.01.2022 al 31.12.2022 ovvero entro il 30.06.2023 su prenotazione al 31.12.2022, credito d’imposta del 40% entro 2,5 milioni di euro, del 20% oltre 2,5 ed entro 10 milioni di euro, del 10% oltre 10 ed entro 20 milioni di euro
  • investimenti effettuati dal 01.01.2023 al 31.12.2025 ovvero entro il 30.06.2026 su prenotazione al 31.12.2025, credito d’imposta del 20% entro 2,5 milioni di euro, del 10% oltre 2,5 ed entro 10 milioni di euro, del 5% oltre 10 ed entro 20 milioni di euro

 

Analizzando nel dettaglio il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali immateriali 4.0, inclusi nell’allegato B annesso alla L. 232/2016, lo scenario agevolativo che si prospetta alle imprese è caratterizzato da un decàlage delle aliquote di credito d’imposta negli anni di proroga:

 

  • investimenti effettuati dal 16.11.2020 al 31.12.2023 ovvero entro il 30.06.2024 su prenotazione al 31.12.2023, credito d’imposta del 20% entro 1 milione di euro (comma 1058 dell’articolo 1, L. 178/2020, modificato con proroga di un anno dal DDL di Bilancio 2022)
  • investimenti effettuati dal 01.01.2024 al 31.12.2024 ovvero entro il 30.06.2025 su prenotazione al 31.12.2024, credito d’imposta del 15% entro 1 milione di euro (nuovo comma 1058-bis dell’articolo 1, L. 178/2020)
  • investimenti effettuati dal 01.01.2025 al 31.12.2025 ovvero entro il 30.06.2026 su prenotazione al 31.12.2025, credito d’imposta del 10% entro 1 milione di euro (nuovo comma 1058-ter dell’articolo 1, L. 178/2020)

Restano agevolabili, per tutta la durata della proroga, i costi per servizi sostenuti in relazione all’utilizzo di beni immateriali inclusi nell’allegato B tramite soluzioni di cloud computing, per la quota imputabile per competenza.

La proroga dei crediti d’imposta R&S&I&D risulta differenziata in relazione alla fattispecie di attività svolta, con premialità riconosciuta a favore degli investimenti in R&S, che restano agevolabili su un arco temporale decennale, con aliquota dimezzata ma massimale incrementato a 5 milioni di euro.

Gli scenari futuri per le imprese che investono in R&S&I&D sono ad oggi così sintetizzabili:

  • investimenti in R&S effettuati nei periodi d’imposta in corso al 31.12.2021 e 31.12.2022, con aliquota del 20% e massimale annuo di credito pari a 4 milioni di euro
  • investimenti in R&S effettuati a partire dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2023 e fino al 31.12.2031, con aliquota del 10% e massimale annuo di credito pari a 5 milioni di euro
  • investimenti in IT effettuati nei periodi d’imposta in corso al 31.12.2021, 31.12.2022 e 31.12.2023, con aliquota del 10% e massimale annuo di credito pari a 2 milioni di euro
  • investimenti in IT effettuati nei periodi d’imposta in corso al 31.12.2024 e 31.12.2025, con aliquota del 5% e massimale annuo di credito pari a 2 milioni di euro (nuovo comma 203-ter, dell’articolo 1, L. 160/2019);
  • investimenti in Design e ideazione estetica effettuati nei periodi d’imposta in corso al 31.12.2021, 31.12.2022 e 31.12.2023, con aliquota del 10% e massimale annuo di credito pari a 2 milioni di euro
  • investimenti in Design e ideazione estetica effettuati nei periodi d’imposta in corso al 31.12.2024 e 31.12.2025, con aliquota del 5% e massimale annuo di credito pari a 2 milioni di euro
  • investimenti in IT 4.0 o green effettuati nei periodi d’imposta in corso al 31.12.2021 e 31.12.2022, con aliquota del 15% e massimale annuo di credito pari a 2 milioni di euro
  • investimenti in IT 4.0 o green effettuati nel periodo d’imposta in corso al 31.12.2023, con aliquota del 10% e massimale annuo di credito pari a 4 milioni di euro
  • investimenti in IT 4.0 o green effettuati nel periodo d’imposta in corso al 31.12.2024 e 31.12.2025, con aliquota del 5% e massimale annuo di credito pari a 4 milioni di euro

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