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PNRR#12: le missioni previste dal piano. Missione 6

MISSIONE 6: SALUTE

18,49 MLD € – 15,6 MLD € RRF di cui 3,0 MLD € su progetti in essere / 2,89 MLD € Fondo Complementare

La Misura si pone l’obiettivo di affrontare alcuni aspetti critici di natura strutturale del SSN, quali: disparità territoriali nell’erogazione dei servizi, inadeguata integrazione tra servizi ospedalieri, servizi territoriali e servizi sociali; tempi di attesa elevati per l’erogazione di alcune prestazioni; una scarsa capacità di conseguire sinergie nella definizione delle strategie di risposta ai rischi ambientali, climatici e sanitari. Una larga parte delle risorse è inoltre destinata a migliorare le dotazioni infrastrutturali e tecnologiche, a promuovere la ricerca e l’innovazione e allo sviluppo di competenze tecnico-professionale, digitale e manageriali del personale. Lo scopo della Missione è garantire alle persone, indipendentemente dalla regione di residenza, dalla fase acuta alla fase riabilitativa e di mantenimento, un’assistenza continua e diversificata sulla base dello stato di salute. In questo modo si prevede di superare la frammentazione e il divario strutturale tra i diversi sistemi sanitari regionali, superando la carenza di coordinamento negli interventi sanitari, sociosanitari e socioassistenziali. Infine, il potenziamento del Fascicolo di sanità elettronica, lo sviluppo di piattaforme nazionali e il rafforzamento di modelli predittivi assicurerà strumenti di programmazione, gestione e controllo uniformi in ogni territorio. Un impatto diretto di questa missione sui divari di genere potrebbe derivare dal rafforzamento dei servizi di prossimità e di supporto all’assistenza domiciliare, incoraggiando un aumento dell’occupazione sia nel settore dei servizi di cura, a cui contribuiscono maggiormente le donne, sia più in generale nell’economia riducendo l’onere delle attività di cura fornito in famiglia dalle donne. L’implementazione di strutture assistenziali di prossimità per le comunità consentirà anche percorsi di prevenzione, diagnosi e cura per ogni persona con un approccio basato sulle differenze di genere, in tutte le fasi e gli ambienti della vita. La missione avrà un impatto diretto sui giovani grazie all’attivazione di borse di studio che riguardano in particolare il corso di formazione specifica in medicina generale. Inoltre, accanto alla creazione di posti di lavoro derivanti da quanto in generale previsto dalla missione, si potrà avere un impatto sulle opportunità di lavoro qualificato e di imprenditorialità tra i giovani da quanto previsto in tema di ecosistema per l’innovazione.

PRINCIPALI INTERVENTI

  • assistenza di prossimità diffusa sul territorio e cure primarie intermedie (attivazione di 1288 Case Di Comunità e 381 Ospedali Di Comunità)
  • potenziamento dell’assistenza domiciliare
  • Telemedicina e assistenza remota (attivazione di 602 Centrali Operative Territoriali)
  • aggiornamento del parco tecnologico, delle attrezzature per diagnosi e cura
  • rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, elaborazione analisi dei dati (inclusa la diffusione ed effettivo utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico)
  • programmi di formazione per il personale medico e amministrativo
  • ricerca biomedica

La misura consiste di 2 componenti.

M6C1 – Componente 1 – Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, che ha l’obiettivo di rafforzare le prestazioni erogate sul territorio grazie al potenziamento e alla creazione di strutture e presidi territoriali, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con tutti i servizi sociosanitari. Si intende perseguire una nuova strategia sanitaria, sostenuta dalla definizione di un adeguato assetto istituzionale e organizzativo, che consenta al Paese di conseguire standard qualitativi di cura adeguati e che consideri il SSN come parte di un più ambio sistema di welfare comunitario. Essa prevede due attività principali: la definizione di standard strutturali, organizzativi e tecnologici omogenei per l’assistenza territoriale e l’identificazione delle strutture a essa deputate e la definizione di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico. Gli interventi si articolano nelle seguenti aree di azione:

  • Progetto Case della Comunità, quale strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti, in particolare ai malati cronici, finalizzata a costituire il punto di riferimento continuativo per la popolazione, anche attraverso un’infrastruttura informatica, un punto prelievi, la strumentazione polispecialistica, e ha il fine di garantire la promozione, la prevenzione della salute e la presa in carico della comunità di riferimento. Tra i servizi inclusi è previsto, in particolare, il punto unico di accesso (PUA) per le valutazioni multidimensionali e i servizi. Potranno inoltre essere ospitati servizi sociali e assistenziali rivolti prioritariamente alle persone anziani e fragili, variamente organizzati a seconda delle caratteristiche della comunità specifica. Il costo complessivo dell’investimento è stimato in 2 miliardi di euro.
  • Potenziamento dei servizi domiciliari, aumentando il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare, in particolare per i pazienti di età superiore ai 65 anni con una o più patologie croniche e/o non autosufficienti, utilizzando la telemedicina, un mezzo per contribuire a ridurre gli attuali divari geografici e territoriali.
  • Rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture, attivando l’Ospedale di Comunità, ovvero una struttura sanitaria della rete territoriale a ricovero breve e destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata.

M6C2 – Componente 2 – Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale, che persegue il rinnovamento e l’ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali esistenti, il completamento e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico, e una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza. Gli interventi si articolano nelle seguenti aree di azione:

  • Aggiornamento tecnologico e digitale ospedaliero, tramite l’acquisto di nuove grandi apparecchiature ad alto contenuto tecnologico e interventi finalizzati al potenziamento del livello di digitalizzazione delle strutture sanitarie. Inoltre, l’intervento prevede l’adozione di un piano specifico di potenziamento dell’offerta ospedaliera tale da garantire: il potenziamento della dotazione di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva, il consolidamento della separazione dei percorsi all’interno del pronto soccorso e l’incremento del numero di mezzi per i trasporti secondari. La spesa complessiva per l’investimento è pari a 4,05 miliardi di euro. Verrà inoltre delineato un percorso di miglioramento strutturale nel campo della sicurezza degli edifici ospedalieri, adeguandoli alle vigenti norme in materia di costruzioni in area sismica, con un investimento complessivo pari a 1,64 miliardi.

Infine sono previsti investimenti per il rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazione, potenziando il Fascicolo Sanitario Elettronico (1.38 miliardi di risorse) e rafforzando il Nuovo Sistema Informativo Sanitario, ovvero l’infrastruttura e gli strumenti di analisi del Ministero della salute per il monitoraggio dei LEA e la programmazione dei servizi di assistenza sanitaria alla popolazione (0,29 miliardi di risorse).

  • Formazione, ricerca scientifica e trasferimento tecnologico, in primo luogo tramite la valorizzazione e il potenziamento della ricerca biomedica del SSN. L’obiettivo è quello di potenziare il sistema della ricerca, e favorire il trasferimento tecnologico tra ricerca e imprese. Si prevedono tre tipi di intervento: il finanziamento di progetti Proof of Concept (PoC) volti a ridurre il gap fra i risultati del settore della ricerca scientifica e quello dell’applicazione per scopi industriali (0,1 miliardi di risorse); il finanziamento di programmi di ricerca o progetti nel campo delle malattie rare e dei tumori rari (0,1 miliardi di risorse); il finanziamento per programmi di ricerca su malattie altamente invalidanti (0,16 miliardi di risorse).

In secondo luogo, l’investimento sosterrà lo sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario. L’obiettivo è quello di rafforzare la formazione in medicina di base, introdurre un piano straordinario di formazione sulle infezioni ospedaliere e garantire un rafforzamento delle competenze manageriali e digitali del personale sanitario. L’investimento prevede: l’incremento delle borse di studio in medicina generale, l’avvio di un piano straordinario di formazione sulle infezioni ospedaliere a tutto il personale sanitario e non degli ospedali, l’attivazione di un percorso di acquisizione di competenze di management per professionisti sanitari del SSN e l’incremento dei contratti di formazione specialistica (0,74 miliardi).

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