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PNRR#9: le missioni previste dal piano. Missione 3

MISSIONE 3: INFRASTRUTTURE PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE

31,46 MLD € – 25,4 MLD € RRF di cui 11,2 MLD € su progetti in essere / 6,06 MLD € Fondo Complementare

 

La Missione mira a rendere, entro il 2026, il sistema infrastrutturale più moderno, digitale e sostenibile, in grado di rispondere alla sfida della decarbonizzazione e di raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile. L’attuale sistema delle infrastrutture del trasporto in Italia sconta carenze e ritardi che hanno effetti significativi sul potenziale di crescita e sulla competitività del Paese; è quindi necessario aumentare la capacità della rete e dei nodi e migliorare anche i collegamenti tra la rete ferroviaria e i porti e gli aeroporti, potenziando in generale la competitività del sistema della logistica. Date queste premesse, la missione intende realizzare opere necessarie a intervenire su quei fattori di debolezza che hanno penalizzato lo sviluppo economico del Paese, contribuendo al raggiungimento dei target europei di riduzione delle emissioni e di progressiva decarbonizzazione della mobilità. In particolare, nel settore delle infrastrutture le tecnologie digitali devono rappresentare il nuovo paradigma di qualità ed efficacia nella gestione degli asset, attraverso l’applicazione estensiva di sensori grazie ai quali analizzare i parametri chiave delle infrastrutture nel tempo. Tali investimenti, inoltre, avranno una particolare attenzione ai territori meno collegati e saranno quindi volti a colmare il divario fra Nord e Sud e tra le aree urbane e aree interne e rurali del Paese. Il successo della Missione 3 consentirà di ottenere benefici trasversali in ambito territoriale e generazionale, anche grazie all’integrazione con le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione.

La missione consiste di 2 componenti.

 

PRINCIPALI INTERVENTI

  • trasporti ferroviari ad alta velocità e alta velocità di rete
  • progetto EU dei sistemi di sicurezza e segnalazione esistenti (ERMTS)
  • modernizzazione potenziamento delle linee ferroviarie regionali
  • investimenti sui porti verdi e digitalizzazione della catena logistica

 

M3C1 – Componente 1 – Investimenti sulla rete ferroviaria, che ha l’obiettivo di potenziare il trasporto su ferro di passaggi e merci, aumentando la capacità e la connettività della ferrovia e migliorando la qualità del servizio lungo i principali collegamenti nazionali e regionali. L’obiettivo è ridurre il divario in termini di infrastrutture ferroviarie esistenti, incidendo positivamente sulla qualità dei servizi e sui tempi di percorrenza e migliorando la coesione sociale. Una rete di trasporto digitalizzata, a basso impatto ambientale ed efficiente è infatti una condizione necessaria per una crescita economica sostenibile, creando una connettività più intelligente, rapida e sicura in tutta Italia e migliorando la competitività e la produttività dei territori collegati. Ne derivano impatti positivi per l’ambiente, il turismo e i servizi di trasporto merci

Le proposte di interventi infrastrutturali e tecnologici nel settore ferroviario consistono nello:

  • Sviluppo dell’alta velocità/capacità e alla velocizzazione della rete ferroviaria per passeggeri e merci, lungo gli assi prioritari del Paese Nord-Sud ed EstOvest, per favorire la connettività del territorio e il trasferimento del traffico da gomma a ferro sulle lunghe percorrenze. Un’attenzione particolare sarà riservata alle ferrovie regionali, per le quali saranno realizzati interventi di upgrading, elettrificazione e investimenti per aumentarne la resilienza.
  • Completamento dei corridoi ferroviari TEN-T
  • Completamento delle tratte di valico
  • Potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani, dei collegamenti nazionali chiave, delle direttrici ferroviarie e delle reti regionali, con applicazione della tecnologia relativa al sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario (ERTMS)
  • Riduzione del gap infrastrutturale Nord-Sud, con collegamenti ferroviari ad Alta Velocità verso il Sud per passeggeri e merci e linee ad alta velocità nel Nord che collegano all’Europa. Sono inoltre previsti interventi specifici per le regioni del Mezzogiorno: potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie del Sud e miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud.
  • Interventi a favore della sicurezza stradale 4.0, ovvero la messa in sicurezza, il contrasto e l’adattamento al cambiamento climatico della rete stradale, con una forte componente di ammodernamento tecnologico attraverso un sistema di monitoraggio digitale avanzato.

M3C2 – Componente 2 – intermodalità e logistica integrata, che prevede interventi a supporto dell’ammodernamento e della digitalizzazione del sistema della logistica. L’obiettivo è il miglioramento della competitività, capacità e produttività dei porti, nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale. Sono previsti investimenti nella digitalizzazione degli aeroporti e della filiera logistica, con riforme volte a rafforzare la pianificazione strategica, la realizzazione dello sportello unico dei controlli, ad implementare una piattaforma digitale interoperabile e a effettuare una revisione della normativa in materia di concessioni portuali. Gli interventi si articolano nelle seguenti aree di azione:

  • Sviluppo del sistema portuale, sviluppando collegamenti con i traffici oceanici e con quelli intermediterranei, aumentando la dinamicità e la competitività del sistema portuale italiano, in un’ottica di riduzione delle emissioni climalteranti. Sono previsti interventi per la sostenibilità dei porti (Progetto Green Ports), oltre che alla promozione della conservazione del patrimonio naturalistico e della biodiversità.
  • Intermodalità e logistica integrata, ovvero la digitalizzazione dei sistemi logistici, inclusi quelli aeroportuali, attraverso soluzioni tecnologiche innovative volte ad efficientare il sistema e ridurre anche l’impatto ambientale. Questo sarà realizzato attraverso un investimento significativo per portare banda larga e 5G nei nodi principali della catena logistica. Le riforme a supporto di questi interventi sono mirate alla semplificazione delle transazioni di importazione/esportazione e delle procedure logistiche e allo sviluppo dell’interoperabilità della piattaforma logistica nazionale (PNL).

 

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